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30 marzo 2012

DILUIRE gli OLII ESSENZIALE in OLI BASE o OLI VETTORI

Gli olii essenziali contengono dei principi attivi molto concentrati e per questo motivo non possono essere applicati direttamente sulla pelle, perchè potrebbero risultare nocivi (eccezione fatta per gli o.e. di Tea Tree e di Lavanda). Devono quindi essere diluiti in oli vegetali o in creme neutre, che fungano da veicolo.
Di seguito elencheremo gli oli vegetali maggiormente utilizzati per il massaggio aromaterapico e le loro caratteristiche. Ricordiamo che gli oli vegetali base o vettori, oltre alla funzione di veicolo, apportano anche nutrimento alla pelle, bisogna pertanto scegliere l'olio base più indicato per ogni situazione. E' importante che questi oli siano spremuti a freddo, affinchè mantengano integre le loro benefiche proprietà. E' sconsigliato, invece, usare oli di origine minerale, come l'olio di  vasellina, perchè tende ad osrtuire i pori della pelle. La diluizione sarà di 15 gocce di o.e. in 100 ml di olio vettore oppure 2 gocce di o.e. in 1 cucchiaio a tavola di olio vettore.
  • Olio di mandorle dolci: emolliente, lenitivo, elasticizzante. Ottimo per la prevenzione delle smagliature. Molto utilizzato in gravidanza e per i bambini.
  • Olio di girasole: è un olio leggero che si adatta bene a tutti i tipi di pelle, anche a quelle più grasse poichè non è particolarmente untuoso. Ha proprietà lenitive e normalizzanti dell'epidermide.
  • Olio di germe di grano: ricco di vitamina E, ha proprietà antiossidanti, antinvecchiamento, emollienti, elasticizzanti. Ridona vigore alle pelli invecchiate e stanche e previene le smagliature. Essendo molto denso se ne consiglia la diluizione con un altro olio vegetale (per esempio olio di girasole o di vinaccioli, in proporzione del 10%).
  • Olio di vinaccioli: estratto dai semi dell'uva, è ricco di acidi grassi insaturi e di vitamine che lo rendono stabile nelle preparazioni cosmetiche.
  • Olio di jojoba: Ha un'ottima capacità di penetrazione e presenta un ottimo assorbimento cutaneo. Adatto a tutti i tipi di pelle. Idratante ed emolliente.

Mandarino


Il mandarino è originario dell'Estremo Oriente ed arriva in Europa solo nell'Ottocento. In Cina era molto apprezzato e il suo nome deriva proprio dal fatto che questi piccoli frutti venivano donati ai Mandarini (funzionari della Cina imperiale). Già dall'antichità la sua buccia veniva impiegata per la preparazione di medicinali.
L'olio essenziale di mandarino ha un profumo fresco, dolce di fondo e quasi floreale. Viene estratto per spremitura a freddo della buccia esterna. 
Per la sua particolare delicatezza ne viene consigliato l'uso anche per i bambini, a cui piace molto e rispondono positivamente alle terapie con questo olio essenziale.
L'o.e. di mandarino viene utilizzato principalmente per:
  •  mal di pancia, aerofagia, coliche, singhiozzo, problemi digestivi ed intestinali, poichè facilita la digestione e stimola la funzione gastrica ed epatica. In questi casi si consiglia di effettuare un massaggio addominale con un olio base vettore (tipo olio di mandorle dolci, olio di germe di grano, olio di cocco...) e qualche gocce di o.e. di mandarino.
  • insonnia, stress, tensione nervosa, agitazione con somatizzazioni quali tachicardia e palpitazioni, per le sue proprietà rilassanti e sedative. In questo caso si verseranno due gocce sul cuscino prima di coricarsi, oppure verrà diffuso nell'ambiente, con un apposito diffusore per olii essenziali.
  • ritenzione idrica, cellulite, smagliature, pelle seborroica, per il suo effetto stimolante che riattiva e migliora la circolazione linfatica, agevolando il riassorbimento dei liquidi. Anche in questo caso se ne consiglia l'applicazione attraverso il massaggio. 
  • anche in gravidanza, l'o.e. di mandarino può aiutare la mamma a rilassare le tensioni nervose e a prevenire le smagliature.




8 marzo 2012

Tisane: infusi e decotti

Spesso ci troviamo davanti alla domanda: che differenza c'è tra infuso e decotto?
La differenza è nel metodo di preparazione che cambia a seconda delle piante e delle specifiche parti di queste che vengono utilizzate.


L'INFUSO: si prepara portando l'acqua vicino al punto di ebollizione, ma non si fa bollire per evitare che, nel vapore, si disperdano gli olii essenziali delle piante. Si mettono le erbe scelte in una tisaniera o in una brocca di vetro, di terracotta o di ceramica (preferibilmente non in metallo) e vi si versa sopra l'acqua calda. Si lascia in infusione dai 5 ai 10 minuti massimo e poi si filtra con un colino. Gli infusi vanno di norma bevuti caldi e subito dopo la preparazione. Nel caso in cui si debba assumere più volte al giorno e non si avesse la possibilità di prepararlo al momento, si può conservare in una caraffa o in un contenitore di vetro, e si consumerà a temperatura ambiente, non è consentito riscaldarla! Per un migliore risultato si consiglia di non usare dolcificanti o in alternativa usare il miele. L'infuso è il metodo di preparazione utilizzato per tutte quelle erbe ricche di componenti volatili, di olii essenziali e di principi attivi che si disperdono facilmente per l'azione del calore e dell'acqua. Le parti utilizzate generalmente per l'infuso sono: foglie, parti erbacee, semi, frutti, fiori.


IL DECOTTO: si prepara mettendo le erbe in un pentolino con acqua fredda e si lascia bollire dai 10 ai 15 minuti. Si spegne e si lascia in infusione ancora per 10 minuti, dopodichè si filtra con un colino, in una tisaniera o in una brocca di vetro, di terracotta o di ceramica. Anche il decotto, come l'infuso, andrebbe consumato caldo o tiepido e subito dopo la preparazione, ma in caso di impossibilità si può conservare in una caraffa e consumare, a temperatura ambiente, nell'arco della giornata. Vale sempre la regola di evitare i dolcificanti o eventualmente prediligere il miele. Il decotto è il metodo di preparazione utilizzato, in genere, per le parti più dure delle piante, come: radici, cortecce, rametti, semi.